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Il 5% del budget dell’intera opera è stato dedicato al monitoraggio ambientale.
La Prefettura ha emesso finora due “interdittive”, ovvero l’esclusione delle aziende non idonee.
Delle 460 imprese coinvolte 211 (43,23%) sono della Provincia di Torino e 67 (13,06%) della Valle.
Il dataset contiene gli estremi dell'avanzamento per i principali interventi con relativi indicatori (KPI Key Performance Indicator).
I dati sono elaborati con la collaborazione del DIPE della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche attraverso l'uso del sistema informativo MIP/CUP. I dati sono utilizzati per l'applicazione OpenCantieri
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Lo svincolo "CAMPOTENESE" a 1050 slm è tra i più alti d'Europa.
La galleria "SERRA ROTONDA" si snoda per 3800 mt ed è la più lunga del sud Italia.
Il viadotto "ITALIA" è secondo in Europa per altezza e quarto al mondo per viabilità ordinaria.
Fonte: ANASIl dataset contiene gli estremi dell'avanzamento per i principali interventi con relativi indicatori (KPI Key Performance Indicator).
I dati sono elaborati con la collaborazione del DIPE della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche attraverso l'uso del sistema informativo MIP/CUP. I dati sono utilizzati per l'applicazione OpenCantieri
L'82,7% delle conversazioni raccolte su Twitter sono in lingua francese.
Gli obiettivi e i vantaggi dell’opera sembrano essere percepiti molto di più dai cittadini transalpini: l'82,7% delle conversazioni raccolte su Twitter sono infatti in lingua francese.
Le conversazioni su Twitter in lingua italiana sull’opera Torino Lione da settembre a novembre 2017 si sono concentrate su tematiche politiche.
La contrapposizione tra NOTAV e sostenitori TAV hanno dominato le discussioni. Prevalgono anche le tematiche bilaterali tra Italia e Francia con riferimento a Macron e vertice. L’account Twitter ufficiale dell’opera (@telt_tunnel) esplicita i vantaggi della stessa: le connessioni rese possibili grazie ai corridoi europei (#TEN_T) permetteranno ai cittadini di muoversi rispettando l’ambiente e soprattutto alle merci di venir distribuite in maniera più veloce e sostenibile.Gli obiettivi e i vantaggi dell’opera sembrano essere percepiti molto di più dai cittadini transalpini: l'82,7% delle conversazioni raccolte su Twitter sono infatti in lingua francese.
Dalla sua apertura nel 2012 nel cantiere de La Maddalena sono state occupate fino a 170 persone.
Delle 460 imprese coinvolte 211 (43,23%) provenivano della Provincia di Torino e 67 ( il 13,06%) proprio dalla Val Susa. Molte e diversificate sono state le attività lavorative connesse al cantiere, dalle attività core di scavo meccanizzato alle operazioni di rilievo geologico, idrogeologico e geomeccanico, fino ai monitoraggi geofisici. Quasi la metà del cumulo degli affidamenti economici del cantiere è stato destinato al territorio della Valle di Susa o della città di Torino (rispettivamente il 23,9% e il 22,6%).
Delle 460 imprese coinvolte 211 (43,23%) provenivano della Provincia di Torino e 67 ( il 13,06%) proprio dalla Val Susa.
Molte e diversificate sono state le attività lavorative connesse al cantiere, dalle attività core di scavo meccanizzato alle operazioni di rilievo geologico, idrogeologico e geomeccanico, fino ai monitoraggi geofisici. Quasi la metà del cumulo dei lavori del cantiere è stato destinato al territorio della Valle di Susa o della città di Torino (rispettivamente il 23,9% e il 22,6%).
In tutti i periodi di rilevamento il ph delle acque superficiale è risultato compresi nella forchetta di soglia centrale.
Le analisi di Arpa Piemonte hanno evidenziano gli scostamenti dai valori delle soglie determinati dall’agenzia stessa relativamente a temperatura, conducibilità, potenziale redox, ossigeno disciolto e Ph. Considerando ad esempio questi ultimi due parametri, in tutti i periodi di rilevamento i valori sono risultati compresi nella forchetta di soglia centrale. Per le acque superficiali l’attività di monitoraggio è stata svolta con misure chimico-fisiche mensili in corrispondenza del Torrente Clarea e della Dora Riparia.
Fonte: Complessivo ARPA Piemonte | Dati Telt ARPA Piemonte | Valutazioni ARPAIn tutti i periodi di rilevamento l'ossigeno disciolto è risultato compresi nella forchetta di soglia centrale.
173 milioni di euro (il 5% del budget dell’intera opera), 66 centraline di misura, 135 parametri misurati e oltre 40 mila misurazioni. Sono i numeri del monitoraggio ambientale che ha interessato il cantiere de La Maddalena e l’area circostante. Le verifiche sono state effettuate da ISPRA, ASL e soprattutto dall’ARPA Piemonte, che ha svolto rilevazioni autonome e ha confrontato i risultati con quelli ottenuti dai campionamenti ottenuti da TELT. Polveri, radiazioni, amianto, acque, rumore, vibrazioni: in nessun caso sono emerse criticità rilevanti.
Per le acque superficiali l’attività di monitoraggio è stata svolta con misure chimico-fisiche mensili in corrispondenza del Torrente Clarea e della Dora Riparia. Le analisi di Arpa Piemonte hanno evidenziano gli scostamenti dai valori delle soglie determinati dall’agenzia stessa relativamente a temperatura, conducibilità, potenziale redox, ossigeno disciolto e Ph. Considerando ad esempio questi ultimi due parametri, in tutti i periodi di rilevamento i valori sono risultati compresi nella forchetta di soglia centrale.
Tutti i valori si mantengono nel tempo al di sotto della soglia consentita.
Per ogni punto di rilievo Arpa ha riscontrato generale congruità dei valori rispetto al Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA). Nella quasi totalità dei casi non sono stati rilevate variazioni significative rispetto ai livelli precedenti all’inizio dei lavori. In corso d’opera, eventuali alterazioni del clima acustico a danno dei lavoratori e dei cittadini avrebbero potuto essere provocate sia dai lavori di estrazione e deposito dei materiali di scavo, sia dal movimento dei mezzi d’opera.
Fonte: Complessivo ARPA Piemonte | Dati Telt ARPA Piemonte | Valutazione ARPA | Tuteliamo il territorioPer ogni punto di rilievo Arpa ha riscontrato generale congruità dei valori rispetto al Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA).
Nella quasi totalità dei casi non sono stati rilevate variazioni significative rispetto ai livelli precedenti all’inizio dei lavori.
In corso d’opera, eventuali alterazioni del clima acustico a danno dei lavoratori e dei cittadini avrebbero potuto essere provocate sia dai lavori di estrazione e deposito dei materiali di scavo, sia dal movimento dei mezzi d’opera.
In generale, i dati sugli effetti delle vibrazioni causate dalle attività di cantiere e dei mezzi pesanti sono risultati al di sotto dei valori di soglia.
Il monitoraggio ha valutato anche gli effetti delle vibrazioni causate dalle attività di cantiere e dei mezzi pesanti. Relativamente a questi parametri Arpa ha analizzato le rilevazioni condotte da TELT. In generale i dati rilevati sono risultati al di sotto dei valori di soglia. In un solo intervallo di rilevazione Arpa ha concluso che particolari lavorazioni potevano superare i limiti di disturbo eventualmente indotto alle persone negli edifici.
Fonte: Complessivo ARPA Piemonte | Dati Telt ARPA Piemonte | Valutazione ARPA | Tuteliamo il territorioL’Anas s.p.a., concessionario della rete stradale e autostradale d’interesse nazionale, realizza mensilmente un Osservatorio del Traffico, bollettino mensile di rilevazione del traffico stradale.
I dati vengono raccolti attraverso il Sistema automatico di Rilevamento Statistico del Traffico e inviati al sistema di monitoraggio centralizzato denominato PANAMA (Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l’Analisi). Quest’ultimo provvede alla verifica ed elaborazione dei trend dell’Indice di Mobilità Rilevata (IMR), calcolato come rapporto veicoli/giorno. I dati aggregati su base territoriale evidenziano un aumento del traffico automobilistico nelle strade del Sud Italia - ci si riferisce alle regioni Campania, Puglia, Calabria e Basilicata - dal 2016 al 2017.
Alla conclusione dell'A2 si assiste a un notevole incremento dell'IMR nel mese di luglio 2017 rispetto all'anno precedente.
I dati aggregati su base territoriale evidenziano un aumento del traffico automobilistico nelle strade del Sud Italia - ci si riferisce alle regioni Campania, Puglia, Calabria e Basilicata - dal 2016 al 2017. Si registra un Indice di Mobilità Rilevato più alto nei mesi estivi sia nel 2016 che nel 2017, considerate le numerose mete turistiche raggiungibili attraverso le strade del SUD. Giugno, Luglio e Agosto 2017, primi mesi estivi trascorsi dalla chiusura dell’Autostrada del Mediterraneo, hanno visto un incremento consistente dell’IMR rispetto al 2016. In particolare, è consistente la crescita relativa al mese di luglio: +4% di veicoli in totale, di cui +6% nei giorni Festivi e + 3% nei Feriali.
Gioia Tauro è il primo porto dell’area Sud, con 40.971 tonnellate.
Il sistema portuale italiano ha movimentato nel 2016 oltre 400.000 tonnellate di merci. Gioia Tauro è il primo porto dell’area Sud, con 40.971 tonnellate, risultando quindi terminale di primaria importanza per il quadrante meridionale.
In relazione all’indicatore Movimento Contenitori per i principali porti italiani, Gioia Tauro è il primo scalo per l’anno 2016 con una percentuale pari al 27,5% (2.762.000 TEU). Seguono Genova con il 22,9% (2297917 TEU) e La Spezia con il 12,7% (1.272.425 TEU) ( elaborazione dati Assoporti per il 2016)
In relazione all’indicatore Movimento Contenitori per i principali porti italiani, Gioia Tauro è il primo scalo per l’anno 2016 con una percentuale pari al 27,6% (2.762.000 TEU).
Il posizionamento geografico del Mezzogiorno è fondamentale per l’incremento dei traffici marittimi futuri, in ragione dell’implementazione e del miglioramento dei collegamenti intermodali.
Gioia Tauro, collocato al centro del bacino del Mediterraneo, rappresenta il più importante hub di transhipment italiano.
Le percentuali maggiori di arrivo merci in Calabria si riferiscono alle regioni limitrofe: Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia.
Questi dati confermano l’importanza dei collegamenti stradali e il ruolo svolto dall’Autostrada del Mediterraneo nel consentire un maggiore afflusso di traffico di merci da e verso la Calabria. Da un punto di vista logistico la Regione risulta essere punto di snodo intermodale e terminale della dorsale del Corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo. Il Corridoio attraversa 7 Paesi Membri dell’UE (Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Austria, Italia, Malta) e un Paese dell’area economica europea (Norvegia). Sono coinvolti i principali centri urbani della Scandinavia (Oslo, København, Stoccolma, Helsinki), della Germania (Brema, Amburgo, Rostock, Hannover, Berlino, Wurzburg, Norimberga, Monaco di Baviera), dell’Austria (Innsbruck), dell’Italia e di Malta (Verona, Bologna, Firenze, La Spezia, Livorno, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Taranto, Gioia Tauro, Palermo, La Valletta)
Fonte: ISTAT | MITL’analisi di Data Intelligence, che ascolta le conversazioni Twitter degli utenti sul tema, evidenzia una predominanza nell’uso del termine Salerno Reggio Calabria da parte degli automobilisti. L'Autostrada del Mediterraneo è oggetto di conversazioni istituzionali.
Con questo nome si parla del tema “traffico” e dei “km” percorsi. Ad utilizzare il termine “Autostrada del Mediterraneo” sono le Istituzioni. La chiusura dei lavori è legata al programma dei “millegiorni” e “impegno mantenuto”. L’Autostrada del Mediterraneo viene definita su Twitter come “smart road”, essendo la prima strada italiana predisposta per la guida autonoma. L'autostrada verrà dotata di infrastrutture wireless di ultima generazione che permetteranno il dialogo Autostrada-utente e Autostrada-Veicolo. Il tutto senza dimenticare la sostenibilità ambientale: si prevede la realizzazione di aree denominate Green Island in cui verrà prodotta energia elettrica rinnovabile, fotovoltaica e/o eolica.